I free-to-play possono essere apprezzati oppure odiati. C'è chi non può farne a meno e chi non concepisce lo spendere per un costume piuttosto che per un'arma.
Sta di fatto che questo genere ormai è più che stabile nel mondo videoludico, tanto da far emergere inquietanti (passatemi il termine) dati riguardo alle spese effettuate.
Gli americani che si avvalgono di spese nei F2P sfiorano un modesto 5%, mentre i giapponesi - stando alle attuali ricerche effettuate - arrivano e superano il 15/20%, come testimonia anche un Tweet di Dr. Serkan Toto, dell'Industry Consultant.
It should be added here that conversion rate for mobile games in Japan, Nintendo’s home market, is 5x-10x of the US. https://t.co/9pjfVsHYR4
— Dr. Serkan Toto (@serkantoto) 15 Maggio 2015
Ad avvalorare la tesi segue questo grafico:Tutto ciò non è nient'altro che la conferma di quanto questo genere sia redditizio, oltre che d'ispirazione per molte Software House sparse per il globo.
... Qualcuno ha detto Konami?
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