mercoledì 10 novembre 2010



Last Window: Il Segreto di Cape West (Nintendo DS)

Sei amante dei film noir, dei romanzi gialli e dei videogiochi di carattere investigativo? Allora questo è il gioco che non può mancare nella tua collezione!



Vi ricordate di Hotel Dusk: Room 215? Bene. Io no. Non lo conoscevo ed ho cominciato subito con il sequel, comunque...

Ambientato nella Los Angeles del 1980, ripercorre le azioni di Kyle Hyde, introverso ed affascinante ex detective, intenzionato a scoprire il mistero dell'omicidio del padre, nonchè al suo passato pieno di incognite. Dovrà raccogliere indizi, risolvere misteri e puzzle, ragionando ai vari collegamenti e si troverà intricato, volontariamente e non, in decine e decine di enigmi, non estremamente complicati, ma comunque stimolanti mentalmente; misteri che, a seconda dell'esito, porteranno visibili cambiamenti sulla trama, sul carattere dei personaggi e nei vari capitoli che seguiranno. Questo seguito avrà anche la funzione di un libro, in quanto le vostre azioni verranno memorizzate ed "inscritte" in una rilegatura virtuale, affichè possiate anche leggere le vostre imprese.

L'impugnatura è verticale, proprio come se si tenesse per l'appunto un libro in mano. All'inizio del gioco viene chiesto con che mano hai più a che fare (maliziosi, astenersi), affichè venga permessa una giocabiiltà comoda. Per una volta i mancini sono stati accontentati!
Sullo schermo sinistro (mancinamente parlando) avrete chiaramente la parte "touchabile" con la visuale dall'alto, dalla quale controllerete Kyle con il pennino. Su quello destro invece avrete una visuale in prospettiva, esattamente ad altezza uomo, in sostanza sarete gli occhi del personaggio.
Girerete a zonzo nella vostra abitazione, appartamento 202 dell'ovviamente Hotel Dusk, ma avrete a che fare con molte delle altre stanze, dove... albergano i vostri vicini: amici e conoscenti, asociali o meno.

L'originale grafica adottata è una delle protagoniste, i personaggi sono caratterizzati da una particolare monocromaticità e dalla presenza di mancanze (evviva i giochi di parole!) di frame, i quali attribuiscono qualità e fascino anni '80. Gli ambienti non sono disegnati con definizioni particolari, ma considerando l'importanza data ai personaggi, vi assicuro che viene compensato in maniera pregevole!
Un occhio di riguardo anche alla musica, un simpatico motivetto jazz, nonchè passione di Kyle, vi accompagnerà nella vostra avventura investigativa, sia nei momenti di dialogo, sia in quelli di perlustrazione, il tutto amalgamato senza esagerazioni.

Bene, detto questo, il segreto di Cape West aspetta solo di essere scoperto ;)

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